I suoi ritratti dei protagonisti della cultura, dell’arte, della moda e del design del secondo dopoguerra, segnati da uno stile molto personale, un’atmosfera lievemente surreale e un ritmo interiore che ricorda la musica jazz sono tra i segni più significativi di un secolo che ha mutato e il nostro modo di vedere il mondo
Gabriele Maria Pagnini: nel corso del tempo
Viaggio negli anni 80 alla ricerca dei miti e dei ricordi perduti del cinema attraverso gli sguardi di alcuni dei suoi protagonisti, che ne svelano il carattere più autentico e segreto.