Creazione di barriere, diminuzione degli scambi internazionali, aumento di tensioni e conflitti. Il declino della globalizzazione rivela limiti ed errori del paradigma neoliberista.
Il dilemma della disuguaglianza
Se da una parte economisti come Stigliz e Piketty affermano che la ricchezza è posseduta da un numero sempre più limitato di persone, dall’altra studiosi come Frankfurt e Deaton esprimono dubbi sull’egualitarismo. Ma il nuovo libro di Gabriel Zucman riapre il dibattito e focalizza ancora una volta il dibattito sulla disparità economica. Analisi e proposte per combattere le eccessive differenze di reddito e costruire una società più giusta ed efficiente.
Il paradiso perduto della democrazia
L’idea politica che da oltre duecento anni è il modello di riferimento più importante dello stato di diritto è entrata in crisi in tutto il mondo. Cosa ha favorito questo cambiamento, che porta a conflitti sempre più frequenti tra i governi e gli interessi dei cittadini? Come ridare vitalità ai concetti di libertà, uguaglianza, partecipazione e solidarietà? Problemi e soluzioni a confronto.
Ci attende un mondo senza lavoro?
Giorno dopo giorno robot e software rendono superflue molte attività di tipo manuale e intellettuale, provocando profondi cambiamenti sociali e culturali, che rischiano di diffondere un crescente senso di paura e incertezza. Ma questa “creative destruction” potrà forse valorizzare delle nuove forme imprenditoriali e offrire delle inedite possibilità di sviluppo.
Il vantaggio competitivo del capitale
Il libro cult dell’economista francese Thomas Piketty “Il capitale nel XXI secolo”, da tempo al centro del dibattito internazionale, afferma che la ricchezza si concentra nelle mani di un numero sempre più limitato di persone e in percentuale molto superiore alla crescita del reddito prodotto dal lavoro. Una situazione che esaspera le differenze sociali e minaccia le basi stesse della democrazia.
Televisione vs. internet, chi vincerà?
È opinione diffusa che la tv tradizionale sta andando incontro a un destino ineluttabile e dovrà soccombere alla rivoluzione digitale. Ma sarà davvero questo l’epilogo o ci troviamo di fronte a una realtà più complessa? Due libri usciti recentemente negli Stati uniti ci aiutano ad approfondire l’argomento e a ipotizzare un finale meno scontato.
Perché dire no alle ossessioni ambientaliste
Il riscaldamento globale, su cui si concentra l’attenzione dei movimenti ecologisti, è solo uno dei problemi che minacciano l’ecosistema. Da una migliore programmazione ambientale e dalla ricerca scientifica possono venire dei contributi importanti per evitare i pericoli dell’uso sempre più diffuso del nucleare e soddisfare i bisogni delle popolazioni più povere.
Il futuro dell’università sarà hi-tech?
Mentre nel nostro paese gli insegnamenti online non sono ancora diffusi in modo significativo, soprattutto negli Stati uniti si stanno affermando dei nuovi modelli di istruzione che, grazie all’utilizzo di strumenti digitali d’avanguardia, migliorano la capacità di adattare le proprie conoscenze all’evoluzione di una società in continuo mutamento.
Le conseguenze della cattiva educazione
La popolazione maschile dei paesi più ricchi ed evoluti ha spesso difficoltà ad adattarsi all’evoluzione culturale, ai progressi della tecnologia e alle conquiste delle donne nella vita sociale e nel lavoro. Un comportamento diffuso soprattutto tra chi ha livelli di istruzione meno elevati, che provoca effetti negativi sugli equilibri sociali e familiari.
Thomas Struth: la memoria dei luoghi
Una grande mostra del fotografo tedesco al Metropolitan Museum of Art di New York ci ha rivelato l’identità più autentica di città, strade, segni e simboli della realtà che ci circonda.