Metropoli e megalopoli rappresentano in modo emblematico la visione del mondo, i simboli e i valori della società occidentale. Un’egemonia espressa attraverso un lungo predominio in campo economico, sociale e culturale. Un modello di sviluppo diffuso a livello planetario al quale si iniziano a contrapporre diverse soluzioni di centri abitati in cui i cittadini possono interagire e riprendere il controllo di risorse essenziali come l’acqua, i minerali e le fonti energetiche
Il secolo delle città
Punto di incontro tra diverse culture, religioni e identità, contribuiscono alla formazione di oltre l’ottanta per cento del Pil mondiale e sono le protagoniste delle nuove dinamiche economiche, politiche e culturali
Mimmo Jodice: al di là delle nuvole
Nelle sue immagini in un rigoroso bianco e nero dal nitore assoluto, le città ci appaiono in una luce insolita sospesa tra spazio e tempo, incubo e sogno che ci fa comprendere la loro essenza più intima e ne esprime l’anima segreta. Uno sguardo incantato sul mondo che ci rivela una dimensione sconosciuta oltre le apparenze
L’era del petrolio è davvero finita?
Stop alla vendita di auto a benzina e diesel dal 2035, aumento della produzione di energia solare ed eolica con zero emissioni di Co2 entro il 2050, crescita del prezzo dei combustibili fossili e imposizione di tariffe alle nazioni con regole climatiche più flessibili. Le reazioni della Cina, degli Stati uniti e dei paesi produttori di combustibili fossili alla sfida verde europea
Un’egemonia sul viale del tramonto
La supremazia degli Stati uniti a livello globale è minacciata dalla perdita di influenza della sua struttura politica ed economica che da più di settant’anni definisce i destini del mondo. Ma al ritiro dall’Afghanistan e al disimpegno nel Medio e Vicino Oriente, che sembrano confermare questa tendenza, fanno da contrappunto il mantenimento di una vocazione imperiale basata sul controllo delle rotte marittime e l’aumento del contingente militare collocato in ogni continente
Il tecno-ottimismo e i suoi oppositori
Se il primo decennio degli anni duemila è stato caratterizzato da un radicato pessimismo nei confronti delle tecnologie, gli anni Venti sono invece segnati da una diffusa fiducia e da crescenti aspettative riguardo alle innovazioni nella robotica e nel digitale. Ma non sempre raggiungere i confini più avanzati consente di ottenere benefici significativi per le persone e l’ambiente. Indagine
La democrazia degli algoritmi
Fake news, cittadini manipolati, società destabilizzata. Molto tempo prima della Silicon Valley, di Facebook, Google, Amazon e Cambridge Analytica, l’uso dei dati per indirizzare i nostri comportamenti era già una realtà. Da quando, verso la fine degli anni 50, la Simulmatics Corporation ha indirizzato la politica americana, dall’elezione di John Kennedy alla guerra in Vietnam…
La minaccia nucleare
Il pericolo rappresentato dall’aumento delle armi atomiche è molto spesso sottovalutato dall’opinione pubblica che tende a rimuovere i danni per la salute provocati dai test e le conseguenze irreversibili di un loro uso
Giuseppe Pino: sulle tracce del Novecento
I suoi ritratti dei protagonisti della cultura, dell’arte, della moda e del design del secondo dopoguerra, segnati da uno stile molto personale, un’atmosfera lievemente surreale e un ritmo interiore che ricorda la musica jazz sono tra i segni più significativi di un secolo che ha mutato e il nostro modo di vedere il mondo
Joseph Beuys, viaggio in Italia
In occasione del centenario della nascita dell’artista europeo forse più influente della seconda metà del Novecento ripercorriamo le tappe principali del suo lavoro in Italia durante gli ultimi quindici anni di vita. Un percorso sorprendente che rivela la fondamentale importanza del nostro paese nella realizzazione del suo itinerario creativo, spirituale e politico
La meritocrazia non è più un valore
Il valore delle persone nel campo dello studio, del lavoro o nello svolgimento di cariche pubbliche dovrebbe essere valutata solo in base all’impegno e alle capacità, ma spesso i giudizi di merito sono condizionati dall’appartenenza a un gruppo o a una classe sociale. Trovare una via di uscita a una competizione che mette il successo sopra ogni cosa è però ancora possibile
I libri hanno ancora un futuro?
Nell’era digitale le forme sempre più brevi e limitate della comunicazione sembrano aver creato una barriera insormontabile con i modi e i tempi di una lettura meno compulsiva, il desiderio e la volontà di approfondire fatti, eventi, situazioni, di andare oltre a un’analisi superficiale delle notizie del giorno. Ma è davvero così o è solo una trasformazione apparente? Indagine